Ho scovato sotto il cavalcavia Renato Serra a Milano l’esortazione, più creativa del solito pennarello, a risparmiarsi le pene del gioco compulsivo. Non è una cosa da poco, perché secondo dati del 2013, l’Italia è il secondo Paese al mondo, dopo l’Australia, che più gioca d’azzardo. E il solo azzardo di Stato nel 2013 ha portato nelle casse pubbliche 17,3 miliardi, frutto della tassazione sui giochi che in totale valeva 84 miliardi (di cui 47 da slot e 12 online) come se ciascun residente sul suolo italiano giocasse €219.